Per una Comunità Attiva - Paolo Nannini Sindaco

Esperienza & Rinnovamento

8 - 9 Giugno vota Paolo Nannini Sindaco

IDEE PER UN COMUNE MIGLIORE

Quello che ci prefissiamo di fare se ci sceglierete

Un Comune attrattivo per giovani e giovani famiglie

Politiche attive per l’aumento della popolazione del Comune, rendendolo attrattivo per giovani e giovani famiglie. Il comune di Bucine è un territorio con ampie e diversificate potenzialità. Ciò nonostante, in questi ultimi anni è stato investito da un duplice processo di invecchiamento della popolazione (oggi l’età media è di 49 anni) e di spopolamento delle frazioni collinari. Guardando in avanti entrambe queste tendenze devono essere invertite. E’ possibile farlo mettendo in atto delle politiche che, al tempo stesso, trattengano nel Comune i giovani e le giovani famiglie residenti e ne attraggano di nuove. Rafforzamento della rete degli asili nido, anche attraverso politiche di welfare aziendale. Adeguamento alle nuove esigenze delle scuole primarie e secondarie, e loro orari di apertura. Doposcuola anche integrato con i centri sportivi, che in una logica. intergenerazionale includa anche attività di interesse per gli anziani (come un bocciodromo). Potenziare l’offerta di centri estivi accessibili a prezzi agevolati. Centri di aggregazione, intrattenimento e produzione culturale per i giovani. Creazione di infrastrutture di trasporto pubblico capillare, anche a domanda, con l’impiego di piattaforme digitali o di taxi collettivi. Estendere la capillarità della copertura della banda ultra larga. Attivazione di centri di servizi. multifunzionali decentrati e di prossimità utilizzando spazi comunali disponibili.

Sinergia tra attività produttive: agricoltura, turismo e manifattura.

Promozione di un’economia fondata sulla sinergia tra turismo di qualità, commercio di prossimità, agricoltura sostenibile e manifattura compatibile Il territorio di Bucine è dotato di molte e diverse risorse. Quelle più evidenti sono il suo paesaggio, le sue produzioni agricole di qualità e la ricettività turistica. Ma Bucine ha la fortuna di avere anche una manifattura e delle attività commerciali che danno un fondamentale contributo alla vita e alla dinamicità del territorio. Quello che occorre fare è sostenere individualmente ognuno di questi settori e, al tempo stesso, creare condizioni che favoriscano non solo la loro compatibilità ma anche le loro possibili sinergie. Rilanciare il commercio di prossimità nelle frazioni, in funzione sia dei residenti che dei turisti. Incentivare un artigianato di qualità che possa anche essere di interesse per il turismo. Orientare i giovani delle scuole verso lavori legati al territorio e alle produzioni locali, attraverso una miglior conoscenza del contesto e il coinvolgimento degli istituti professionali regionali . Gemellaggio di formazione per attività artigianali, come per esempio la manutenzione e ricostruzione dei muri a secco. Sostenere l’eccellenza del territorio per ciò che riguarda il vino e portare avanti e sviluppare il progetto Olio Evo, in modo che si ampli la platea degli olivicoltori Favorire la creazione di un sistema locale del cibo operando sul versante della domanda (mense scolastiche, agriturismi, ristoranti del territorio) e dell’offerta (avvio di una nuova imprenditorialità agricola di prossimità nel campo ortofrutticolo). Attivare nuove aziende agricole, adatte alle caratteristiche del territorio e capaci di portarvi un valore aggiunto economico e paesaggistico (per esempio: coltivazioni di giaggiolo, luppolo, piante medicinali) Impostazione di un programma relativo alla coltivazione dei grani antichi, che includa la riattivazione del Mulino di Vepri Istituzione di un ufficio turistico in collaborazione con le associazioni e punti di informazione, considerando tra di essi anche la stazione ferroviaria opportunamente riqualificata. Articolare e diversificare il flusso turistico, superando la stagionalità e individuando segmenti di particolare interesse. Programma di residenze artistiche e artigianali con l’utilizzo di strutture ricettive esistenti e come articolazione di un turismo di qualità. Ridefinizione della cartellonistica con l’aggiunta di sistemi informativi QR. Promuovere le Comunità Energetiche, finalizzate a ridurre i costi energetici e offrire nuove opportunità di risparmio.

Un comune per la pace

Un’amministrazione che contribuisca attivamente alla diffusione di una cultura della pace a partire dalla storia di questo territorio Il Comune di Bucine è fortemente legato ai temi della resistenza e al ricordo delle stragi nazifasciste, ma ha anche una profonda vocazione pacifista. È infatti , insieme al Comune di Civitella in Val di Chiana, promotore della annuale Marcia per la Pace San Pancrazio- Civitella, e fanno parte della sua storia due figure di rilevanza nazionale e internazionale: Ezio Bartalini, fondatore del primo giornale italiano La Pace nel 1903 e Andrea Gaggero, partigiano, medaglia d'argento per la Resistenza e ideatore insieme ad Aldo Capitini della marcia Perugia-Assisi. ⦁ Sostegno alle attività legate alla memoria ed ai luoghi della guerra ⦁ Promozione dell’educazione alla Pace nelle scuole, primarie e medie, facendo conoscere le figure storiche del nostro Comune: Andrea Gaggero e Ezio Bartolini. ⦁ Utilizzo della struttura ricettiva di S. Pancrazio come veicolo della diffusione della storia e della pace.

Un Comune capace di promuovere servizi di prossimità e di cura

Politiche a supporto per le persone anziane, per quelle malate o fragili e per chi se ne prende cura. Coordinamento tra diversi servizi socio-sanitari e loro collegamento con associazioni e reti sociali sul territorio. L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle fragilità sociali richiedono una nuova presenza di servizi socio-sanitari di supporto distribuiti sul territorio. Ciò è ancora più vero per il Comune di Bucine, che di fatto è una costellazione di frazioni distribuite su un territorio vasto e diversificato. A fronte di tutto questo è possibile operare affinché la Casa della Comunità (CdC) di Bucine diventi il punto di riferimento di una serie di centri socio-sanitari distribuito in luoghi di prossimità operanti nelle frazioni capaci di valorizzare e mettere in rete le attività di cura e mutuo-aiuto di cui le comunità locali esistenti sono capaci. Costituire un assessorato alla cura e alla salute o indicare un delegato che sia il referente e l’interfaccia con tutte le associazioni e le reti sociali operanti su questi temi, a partire dalla Misericordia. Presenza attiva del Comune nella progettazione della Casa della Comunità, includendo l’integrazione tra servizi sanitari, servizi sociali e Terzo settore, con attenzione anche alla vivibilità e gradevolezza degli spazi che si andranno a realizzare, e con la presenza di opportuni mediatori culturali. Portare avanti i progetti relativi a RSA e case per anziani, e attivare dei centri diurni, sviluppati come centri ibridi intergenerazionali Apertura di centri socio-sanitari nelle frazioni, come interfaccia di prossimità tra i cittadini e il servizio sanitario pubblico, con la funzione di sportelli “punti di ascolto e orientamento”, supportati da associazioni, enti, reti di cittadini e giovani del servizio civile. Assistenza all’accesso ai servizi digitalizzati. Favorire che, sia a livello centrale che nei centri di prossimità distribuiti si creino possibili sinergie con gruppi di cittadini attivi presenti sul territorio, organizzazioni del terzo settore interessate al tema della salute e della cura, e altre istituzioni locali (scuole, biblioteche, teatri) Valorizzare le comunità ancora esistenti nelle frazioni, riconoscendo il ruolo che svolgono nelle attività di cura e mutuo-aiuto di prossimità, e migliorando le loro interfacce con i servizi socio-sanitari. Infrastrutture di trasporto diversificate, anche a domanda e personalizzati, per persone fragili e per chi ne ha cura Sostegno alle associazioni di auto-mutuo aiuto relative a diverse problematicità (Alzheimer, diabetici, disabilità). Iniziative di supporto a chi si occupa della cura di anziani, malati o persone con disabilità, finalizzate ad aiutarli a rompere l’isolamento, a migliorare le loro interazioni con i servizi socio-sanitari e mettere in atto forme di mutuo-aiuto Proporre alle aziende del territorio un Patto Territoriale per l’utilizzo delle risorse del welfare aziendale, fondi ministeriali rilevanti, per realizzare asili nido, progetti ed attività per adolescenti, sostegno alle famiglie e alla genitorialità, assistenza domiciliare e centri diurni per anziani fragili che, nella forma della coprogettazione, potrebbero vedere utilizzati edifici di proprietà pubblica come le ex scuole e vedere i nuovi servizi anche aperti a tutti i cittadini attraverso un regolamento comunale.

Sinergia tra attività culturali, educative e sportive: cultura, educazione e sport

Promozione di attività culturali basate sulla capacità di fare sistema tra scuole, biblioteche, teatro, attività ricreative e sportive, e patrimonio culturale e paesaggistico Il Comune di Bucine si riferisce ad un territorio ricco di risorse socio-culturali, tramandate dalla storia o di recente formazione. Nell’insieme, è un grande patrimonio che l’ amministrazione comunale ha il compito di salvaguardare e rigenerare, considerando la specificità di ogni singola attività e, al tempo stesso, favorendo le loro interazioni e possibili sinergie. L’idea è quella di considerarlo un’unica infrastruttura socioculturale, costituita dalle scuole, dalla biblioteca, dai teatri, dalle attrezzature sportive, dalle associazioni e, certamente, dal patrimonio culturale storico distribuito nel nostro comune e che collabora a costruire la nostra identità. ⦁ Valorizzare e mettere a sistema le attività culturali e artistiche delle scuole, della biblioteca, dei teatri, delle associazioni. ⦁ Valorizzare e mettere a sistema il patrimonio culturale e paesaggistico, in collaborazione con le comunità e le associazioni, anche nella modalità “adotta un bene comune” ( un’aiuola, un monumento) ⦁ Sostenere le attività sul territorio dei ragazzi delle scuole dando loro visibilità come strumenti di conoscenza, condivisione e identità culturale della comunità ⦁ Valorizzare le attività di trekking come occasioni di conoscenza del territorio e dei suoi prodotti ⦁ Promuovere l’itinerario permanente della ciclostorica “La Valdambrina” ⦁ Manutenzione e valorizzazione dei Parchi Fluviali e sua integrazione con attività sportive ⦁ Promozione di attività sportive, anche integrate con attività di doposcuola, per bambini e ragazzi ⦁ Valorizzare e mettere a sistema le diverse infrastrutture sportive nella prospettiva di creare una Cittadella dello sport.

IL CANDIDATO SINDACO

PAOLO NANNINI

Paolo Nannini

Nato a Bucine nel 1958 e residente a Capannole. Sposato con tre figlie e attualmente insegnante in pensione. Già sindaco del comune di Bucine dal 1995 al 2004. Presidente ATO Toscana Sud 2006-2012. Presidente Nuove Acque dal 2012 al 2022.

#ESPERIENZA E RINNOVAMENTO

La squadra per Bucine

Bianchi Stefano

Libero professionista specializzato in consulenza tecnica, fitopatologica e marketing per le aziende agricole, imprenditore agricolo.

Carnasciali Fabrizio

Ho vissuto a Mercatale, dedicandomi interamente al ciclismo, fino a diventare dirigente sportivo. Ora in pensione, mi candido per dare un contributo alla mia frazione, al comune e allo sport.

Cellai Roberta

Vivo in Valdambra con mio marito e mia figlia. Laureata in Scienze Politiche, indirizzo Politico/Sociale. Sono responsabile operativo in una prestigiosa azienda vitivinicola; sommelier e assaggiatrice di olio; parlo inglese e spagnolo ed ho contatti con clienti da ogni parte del mondo. Mi impegno per la tutela del territorio, della sostenibilità e della biodiversità olivicola. Ho avviato nel 2004 e collaborato al progetto Olivone di Montebenichi, con CNR e Arsia Toscana. Socia Slow Food, capo panel degustazione olio guida extravergini, referente biodiversità e orti didattici. Ho deciso di sostenere “Per una Comunità Attiva, Paolo Nannini Sindaco”, poiché ritengo importante riacquistare un senso di responsabilità civile e ripartire dalla partecipazione, per noi ma soprattutto per il futuro dei nostri figli. Mi impegno per un mondo di Pace, di giustizia sociale di aiuto ai più deboli, di tutela dei diritti umani e libertà.

Cioni Silvia

Silvia Cioni, 37 anni, Assistente Sanitario con Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione. Lavoro in ambito sanitario. Vivo a Bucine dall’età di 8 anni e qui ho scelto di rimanere con la mia famiglia e, da sei anni, anche con il mio compagno. All’età di 27 anni ho svolto il Servizio Civile Regionale presso lo Sportello “Ecco Fatto” a Pietraviva all’interno del Progetto Regionale “Botteghe della Salute” appassionandomi al tema del “Prendersi Cura” e, da qui, è nato il mio percorso di studi e di lavoro in questo settore. Sono felice di far parte di questo Progetto e mi metto in gioco con entusiasmo e impegno nel dar voce soprattutto alle fasce più fragili della popolazione che fanno fatica ad affrontare le sfide richieste della realtà odierna, al fine di agevolare politiche attive realmente inclusive e orientate verso la diminuzione delle disuguaglianze sociali.

Martino Alessia

Mi chiamo Martino Alessia, ho 23 anni e sono cresciuta a Badia Agnano. Sono diplomata in Amministrazione, Finanza e Marketing all'Istituto Tecnico Commerciale e lavoro presso lo studio di un'azienda edile. Nel mio tempo libero, sono molto attiva nel volontariato, sia nel settore sociale che in quello dell’emergenza, perché sento la necessità di rendermi utile alla comunità. Tre anni fa, mi sono iscritta al servizio civile dell'associazione del territorio, e grazie a questa esperienza, oggi sono una volontaria attiva. Sono una persona solare, espansiva e determinata, con una grande passione per lo sport. Credo fermamente nella promozione dell'associazionismo e dello sport come strumenti fondamentali per il benessere e l’inclusione sociale, per tanto promuovo molto l'idea di Paolo sulla cittadella dello sport. Mi piacerebbe poter contribuire alla sua realizzazione, perché ritengo che possa offrire grandi opportunità di crescita e aggregazione per i giovani. La mia esperienza di questi anni mi ha insegnato l'importanza di essere parte attiva nella società e di promuovere il volontariato come mezzo per fare la differenza. Mi candido come consigliera per rappresentare la voce dei giovani e lavorare per migliorare la qualità della vita nel nostro territorio. Vorrei portare avanti progetti che valorizzano il nostro comune e che possa diventare un luogo dove tutti possano sentirsi parte di una comunità unita e solidale.

Miroddi Mattia Aaron

Classe 1987, sono laureato in Conservazione e Gestione delle Risorse Naturali. Da alcuni anni sono insegnante di Matematica e Scienze. Cresciuto in grandi città, negli ultimi tempi sono rimasto affascinato dal senso di coesione tipico dei piccoli centri, ecco perché circa due anni fa ho deciso di trasferirmi in una piccola frazione del Comune di Bucine e di impegnarmi attivamente nella vita comunitaria. Dati i miei studi e l'amore per il mondo naturale e quello rurale, ho particolarmente a cuore i temi della sostenibilità ambientale e della tutela della biodiversità. Infine, vorrei portare nella comunità ciò che cerco di fare ogni giorno con i miei alunni: non trasmettere idee sterili e preconfezionate, ma seminare il dubbio e stimolare il confronto; promuovere il pensiero autonomo e la consapevolezza dell'esistenza di molteplici e subdole disuguaglianze, non sempre riconoscibili e palesi, ma non per questo meno impattanti. Conoscerne le dinamiche è fondamentale per scegliere le modalità di combatterle: molto spesso non servono azioni eroiche; si tratta di partire dai piccoli gesti quotidiani e dalle parole più semplici, che ognuno di noi può e deve scegliere con cura.

Grassi Marco

Nato nel 1975, da circa 20 anni vivo a Capannole con la mia famiglia. Lavoro in un'importante azienda informatica come direttore Operations Datacenter e Cloud. Nel tempo libero, mi dedico con passione al podismo ed al ciclismo, sia su strada che in percorsi off-road e sono un fotoamatore. Vorrei mettere le mie competenze e la mia esperienza lavorativa di “problem solver” al servizio della comunità.

Moretti Luca

Sono Luca Moretti, ho 55 anni, sono sposato e ho due figli di 18 e 20 anni. Lavoro come quadro direttivo bancario e vivo a Levane da sempre. Nel tempo libero, cerco di fare il maggior numero possibile di attività: mountain bike, subacquea, volo e soprattutto viaggiare! Penso che sia venuto il momento di mettermi in gioco in prima persona e di creare le condizioni per raggiungere la maggiore unità possibile. L'unione fa la forza e, tutti insieme, possiamo fare la differenza.

Parigini elena

Nata nel 1977 a Montevarchi, dieci anni fa ho deciso di stabilirmi a Bucine per la qualità della vita e la bellezza del territorio. La mia esperienza professionale inizia venticinque anni fa e si sviluppa nel settore della profumeria dove tuttora lavoro. Ho una grande passione per il tennis e per il giardinaggio. Nel mio tempo libero, inoltre, mi dedico attivamente al volontariato come soccorritrice della Misericordia e faccio parte di varie associazioni del territorio, tra cui I Luoghi della Memoria. Ho scelto di fare parte della squadra di Paolo per dare il mio contributo a supporto di un programma in cui credo fortemente: un programma che mette al centro il dialogo e le relazioni con i cittadini, coinvolgendoli e rendendoli parte attiva per il benessere della comunità e lo sviluppo del territorio. Il mio impegno sarà per e tra le persone.

Peruzzi Daniele

Vivo con la mia famiglia a Capannole. Sono Geometra Libero professionista. Mi dedico sempre alle questioni pubbliche, per preservare la democrazia con piccoli gesti.

Torquati Martina

Martina Torquati, da sempre appassionata di politica e diritti umani, ho una laurea magistrale in strategie della comunicazione pubblica e politica. Sostengo Paolo perché condivido la necessità di un ritorno ad un’amministrazione che si metta veramente a disposizione delle persone, che si confronti con i suoi cittadini, percepita come qualcosa di vicino e non lontano. Nell’ottica di trasparenza e condivisione, sostengo la creazione di uno spazio di ascolto pubblico e condiviso che, periodicamente, rendiconti i lavori dell’amministrazione e che si rivolga a tutte quelle associazioni culturali, sportive, proloco, circoli, presenti nel nostro territorio. Io stessa sono attiva in alcune di queste. Perché il Comune ha il dovere di rendere visibile qualsiasi iniziativa voglia promuovere la nostra comunità. Il fine ultimo dovrà sempre essere la tutela dei nostri borghi, abitati dai nostri cittadini e caratterizzati da un turismo di cui possano beneficiare soprattutto i nostri commercianti. Perché sono le scelte coraggiose delle persone che ancora investono su Bucine e sulle nostre frazioni, che il Comune deve sostenere in tutti i modi possibili. Esprimi la tua preferenza scrivendo Martina Torquati e io mi impegnerò per realizzare davvero una comunità attiva.

Valentini Stefano

Sono di Bucine, educatore e insegnante. Impegnato con associazioni del territorio, soprattutto per l'infanzia.

UNA AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE, CONDIVISA, ATTENTA E INCLUSIVA

Il seguente programma elettorale è frutto degli incontri e dei tavoli programmatici con i cittadini.

Un’amministrazione trasparente
Un’amministrazione condivisa
Un’amministrazione attenta

Un’amministrazione trasparente, che ricrei un clima di fiducia sia all'interno del Comune sia tra amministrazione e cittadini.

 

  • Consigli Comunali nelle frazioni
  • Comunicazione costante sulle attività del Comune

Un’amministrazione condivisa, che porti i servizi comunali anche nelle frazioni e che adotti un metodo di governo capace di coinvolgere ed attivare la comunità.

 

  • Individuazione di referenti sul territorio, i "sindaci di frazione".
  • Servizi decentrati: sportelli comunali mobili aperti in alcuni orari nelle frazioni
  • Archiviazione on line e continua di tutti gli atti dell’amministrazione
  • Patti di collaborazione con i cittadini per attività di cura del territorio e di gestione dei beni culturali.

Un’amministrazione attenta, che ha cura in modo capillare del territorio, del paesaggio, delle infrastrutture per renderlo un luogo adatto ad un buon vivere come base necessaria per la transizione ecologica e giusta nel quadro del Distretto Rurale Biologico di cui il Comune è parte.

 

  • Mappatura delle criticità e manutenzione e rigenerazione del territorio anche in collaborazione con i cittadini
  • Viabilità della 540 e delle strade provinciali, aumento della sicurezza
  • Mobilità dolce e completamento e miglioramento delle piste ciclabili
  • Manutenzione e riqualificazione della rete dei sentieri
  • Riduzione dell’impatto degli allevamenti intensivi presenti
  • Salvaguardia delle risorse idriche per usi plurimi e riduzione del dissesto idrogeologico
  • Salvaguardia della biodiversità per praticare un’agricoltura virtuosa. Tutela della sostenibilità intesa come pre-requisito per il buon vivere per l’accoglienza e per il turismo

 

Un’amministrazione capace
Un’amministrazione che unisca il territorio
Un’amministrazione inclusiva

Un’amministrazione capace, che valorizzi e sostenga le necessità delle attività produttive, manifatturiere e agricolo-forestali.

 

  • Ricucire i rapporti con l’Amministrazione comunale di Montevarchi
  • Sostegno alle attività produttive esistenti, a Levane, allargamento della zona industriale e realizzazione della rotatoria di via Valiani.
  • Creazione di condizioni favorevoli per attrarre aziende agricole ad alto valore aggiunto.
  • Miglioramento della viabilità, dei marciapiedi e dei parcheggi delle zone industriali di Levane
  • Servizi comunali dedicati alle imprese, uno sportello amico per i cittadini

 

Un’amministrazione che unisca il territorio, nelle sue componenti urbanizzate e industriali di Levane con le frazioni collinari.

 

  • Servizi comunali dedicati per ciascuna delle diverse frazioni
  • Sviluppo di iniziative culturali in rete con le associazioni delle frazioni
  • Armonizzazione delle normative tra comuni confinanti

Un’amministrazione inclusiva, che sia dalla parte dei più deboli e orientata all’integrazione socioculturale.

 

  • Mappatura delle fragilità e creazione di punti di riferimento e di ascolto
  • Articolazione delle attività di cura e di mutuo-soccorso nelle frazioni.
  • Creazione di migliori canali di comunicazione con le comunità di origine straniera
  • Assistenza all’uso dei servizi digitalizzati

 

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